Descrizione
Nel trattamento chirurgico delle malattie del giunto gastro-esofageo e dello stomaco, l’ impiego delle tecniche laparoscopiche e i risultati ottenuti hanno confermato che la laparoscopica porta agli stessi, eccellenti risultati dell’ intervento eseguito per via tradizionale, ma con i vantaggi della chirurgia mininvasiva.
Malattia del reflusso gastro-esofageo
In Italia il 30% della popolazione è affetta dalla malattia del reflusso gastro-esofageo. I sintomi principali sono costituiti da bruciore retrosternale (pirosi) con o senza rigurgito, dolore toracico simil-anginoso, disfagia, disfonia e talora sanguinamento. L’ effetto dell’acido sulla mucosa causa dei danni di ordine di gravità variabile che sono: l’esofagite, le ulcere, le stenosi, l’ esofago di Barrett, fino ad arrivare alle emorragie e perforazione esofagea. L’esofago di Barrett consiste nella sostituzione del normale epitelio esofageo in epitelio colonnare; il rischio è la maggiore incidenza di cancro decisamente aumentata in questa condizione clinica. L’ indicazione all’ intervento chirurgico (plicatura gastrica anti-reflusso) si pone solo nel caso di inefficacia della terapia medica o in presenza di esofago di Barrett.
Ernia Jatale
Tale condizione consiste nell’anomala risalita di parte dello stomaco dalla cavità addominale nel torace, per il venir meno dei normali mezzi di fissità della giunzione esofago-gastrica. E’ una condizione associata o meno reflusso gastro-esofageo, dall’eziologia multifattoriale, spesso asintomatica; ne esistono due tipi, da scivolamento e paraesofagea; entrambe si giovano del medesimo trattamento chirurgico; le indicazioni all’ intervento sono una sintomatologia (sovrapponibile a quella del reflusso gastro-esofageo) che non recede con la terapia medica e il caso dell’ ernia paraesofagea a ingombro mediastinico (dispnea, aritmie cardiache, etc). L’intervento, la fundoplicatio secondo Nissen è la variante più adottata consiste nel riposizionare lo stomaco in sede addominale, ricostituire la normale dimensione dell’orifizio diaframmatico e confezionare una plicatura gastrica anti-reflusso.
Acalasia
E’ una alterazione della motilità esofagea consistente in un incompleto rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore al passaggio del bolo alimentare e in un’alterata motilità del corpo esofageo. Il sintomo principale consiste in una progressiva ed ingravescente disfagia (difficoltà degli alimenti a transitare) e rigurgito. L’ evoluzione è rappresentata del megaesofago, un esofago incapace di contrarsi e convogliare il cibo nello stomaco, che progredisce pertanto solamente per gravità. Tra le possibili complicanze l’aumentata incidenza di cancro esofageo. Il trattamento chirurgico consiste nella miotonia extramucosa secondo Heller, ovvero nel sezionare le fibre muscolari dello sfintere esofageo inferiore in modo tale da permetterne la pervietà dello stesso al transito alimentare.
Neoformazioni benigne e maligne dello stomaco
L’età, la dieta e la presenza di pregresse lesioni gastriche possono influire sul rischio di sviluppare tumori dello stomaco. Fattori di rischio sono: infezione gastrica da helicobacter pilori; gastrite cronica atrofica; età avanzata; sesso maschile; dieta ricca di cibi salati, affumicati e conservati e povera di frutta e verdura; anemia perniciosa; fumo; poliposi adenomatosa familiare o polipi; storia familiare di tumori dello stomaco. Negli stadi iniziali della malattia, i sintomi possono essere: indigestione e disturbi allo stomaco; sensazione di pienezza dopo mangiato; senso di nausea; inappetenza; bruciore allo stomaco. Negli stadi più avanzati, i sintomi possono essere: difficoltà di deglutizione, presenza di sangue nelle feci; vomito; calo di peso senza motivo; dolori a livello gastrico; ittero; ascite (accumulo di liquidi nella regione addominale). Sia la semplice enucleazione di una neoformazione che l’ intervento chirurgico di resezione dello stomaco o l’ intervento palliativo di gastro-entero anastomosi possono essere condotti per via laparoscopica.